La situazione per gli animali randagi in Bielorussia è disperata: in tutto il paese non c’è alcun rifugio statale e l’unica soluzione per controllare la popolazione dei randagi è la loro cattura e la loro uccisione. Ogni anno in tutto il Paese vengono soppressi fino a 70.000 cani e gatti randagi. Questi animali sono stati salvati dai volontari da una morte certa e atroce A Minsk con le tasse dei contribuenti è stato costruito un centro di accoglienza temporanea per cani e gatti randagi che si chiama "La fauna della città". Le condizioni di detenzione in questo centro sono pessime (infezioni, freddo, mancanza di cibo ecc.) e qui gli animali vengono ulteriormente maltrattati. Ultimamente da questo centro sono stati prelevati 40 cani per condurre crudeli esperimenti medici. Nelle città provinciali i suddetti contributi vanno tutti nel budget comunale e non vengono utilizzati per risolvere il problema del randagismo.  (WinCE).jpg)  (WinCE).jpg) Il funzionamento di questo centro è gestito dall'impresa che si occupa di raccogliere i rifiuti urbani. La cattura e il trasporto dei randagi vengono effettuati in modo disumano poiché non c'è attrezzatura adatta. Durante il trasporto i cani vengono allacciati alla parete dei camion con il cappio al collo, i gatti vengono messi tutti insieme in un sacco. Se entro pochi giorni i cani e i gatti non vengono adottati o reclamati dai proprietari che li hanno smarriti, la loro vita finirà con un’eutanasia disumana tramite iniezione di T-61 nel cuore, senza alcuna preanestesia.  (WinCE).jpg)  (WinCE).jpg)  (WinCE).jpg) Nelle altre città è ancora peggio. Gli animali vengono uccisi direttamente sul posto: la maggior parte delle volte con armi da fuoco, oppure usando il dithylinum (un potente veleno, il curaro) che porta ad una morte lenta e sofferta. In alcune città vengono usati anche altri metodi terribili di uccisione, per esempio la corrente elettrica o punture di solfato di magnesio. Metodi estremamente crudeli e vietati in paesi civili. Gli animali non vengono sterilizzati e così si riproducono senza controllo e il numero dei randagi aumenta. Da parte dello Stato non c'è alcun controllo sulla riproduzione degli animali.  (WinCE).jpg) Non ci sono leggi a protezione degli animali. Un progetto di legge per la protezione degli animali è rimasto fermo in Parlamento per 8 anni, poi è stato archiviato. Attualmente ai deputati è stato consegnato un nuovo progetto, scritto dai rappresentanti delle organizzazioni protezioniste e dei circoli scientifici.  (WinCE).jpg) Grazie alla attivita protezionistica si è riusciti ad organnizare nel centro "Fauna della citta" il lavoro dei volontari che hanno cura degli animali e si occupano sia delle sterilizzazioni (con l’ausilio di veterinari privati) che delle vaccinazioni. Con i loro risparmi e con l'aiuto di alcuni sponsor, cercano famiglie adottive.  (WinCE).jpg)  (WinCE).jpg) Le organizzazioni protezioniste ed i rappresentanti dei circoli scientifici si sono spesso rivolte alle autorita richiedendo di adottare l'esperienza sviluppata in paesi esteri, hanno sottolineato che la pratica della cattura e della soppressioni di massa, come unico metodo per controllare la popolazione dei randagi, non è efficace ed ha conseguenze negative dal punto di vista etico, educativo ed epidemiologico.  (WinCE).jpg) Hanno ribadito la necessita di costruire i rifugi per randagi e di approvare leggi per la protezione degli animali. Per sostenere questi provvedimenti hanno raccolto firme tra la popolazione ma le autorità preferiscono uccidere i randagi anzichè prevenire la loro nascita. Tutte le richieste rivolte alle autorità sono state praticamente ignorate. .jpg) Sosteniamo le locali associazioni per la protezione degli animali che sono competenti nel pianificare e sviluppare programmi umani per il bene degli animali. INVIA LA LETTERA DI PROTESTA! |